29.9.09

Chattatio benzodiazepiniensis ]hommage à L'Impero[

Da: zy_pre_xa Nulla
Il: 29. Sep. 2009 - 22:59
vai all 'ikea' domani sera? P
io starò qui a pisa, mi dividerò tra il salvataggio di vite umane e lo scempio della pubblica morale :)

A: zy_pre_xa Nulla
Il: 29. Sep. 2009 - 23:02
direi che con l'inizio dei respingimenti oramai non c'è distinzione tra il salvataggio di vite umane e lo scempio della pubblica morale

(questa la puoi usare come headline, se vuoi)

Da: zy_pre_xa Nulla
Il: 29. Sep. 2009 - 23:05
nooo, che figata!! in effetti si, è la frase del mese, o dell anno forse . .
ma chi la capirà?

A: zy_pre_xa Nulla
Il: 29. Sep. 2009 - 23:08
vabbe', per non sprecarla pubblico questo scambio di battute sul blog, ok?



27.9.09

-9 Va tutto bene, va tutto molto bene

L'antefatto è che Alemanno ha chiesto a un'associazione di non partecipare alla fiaccolata che si è svolta a Roma venerdì 25, quella "contro ogni razzismo". Il motivo è che la partecipazione di questa chiacchierata associazione avrebbe potuto innescare tafferugli o disordini. Vari esponenti del PD e del mondo GLBT hanno condannato questa presa di posizione di Alemanno, dicendo che chiunque, in uno spirito largamente bipartisan, doveva poter partecipare.

“A seguito delle prese di posizione di esponenti Pd della comunita’ Gblt a favore di Cattolibera relative all’estromissione di quest’ultima dalla fiaccolata contro le intolleranze, e conseguentemente ai contatti avuti con gli stessi nel corso degli ultimi mesi, Cattolibera Italia indice un tavolo propositivo di confronto atto alla formulazione di un documento comune che tracci linee guida per una proposta concreta in merito ai diritti civili di tutti i cittadini senza distinzione di sesso e status sociale, cosi’ come proposto e formulato nel suo programma”. Lo comunica in una nota ufficiale Cattolibera Italia.

”Tale tavolo di confronto – sottolinea l’associazione – e’ una risposta a quanti dei diritti civili si riempiono la bocca senza fare alcunche’ di concreto per affrontare la questione, e al contrario mettono in atto tutta una serie d’iniziative di facciata per mascherare con un velo d’ipocrisia l’atteggiamento intollerante ed indifferente nei confronti delle tematiche per le quali spendono fiumi di parole senza alcun seguito di fatti concreti”.

“Cattolibera Italia – continua la nota -, che ha come fondamento l’azione e la concretezza, invita pertanto al tavolo propositivo di confronto, quanti nella comunita’ Gblt sono scevri da ogni forma d’intolleranza e di sfruttamento della causa dei diritti civili per meri fini elettoralistici e d’interesse personale. Questo – conclude la nota – per mettere definitivamente una pietra tombale sulle parole e sull’incapacita’ di chi si limita a sventolare bandiere, di qualunque colore, senza averne diritto, competenza e soprattutto dignita’ morale ed etica”.

Un comunicato assai simile a questo è in effetti apparso in data 24 settembre su gaynews24. Quella sera si svolge la fiaccolata romana - già adeguatamente commentata qui da fikasicula.
Il giorno dopo, si annuncia l'incontro con Paola Concia:

“Spente le fiaccole, resta la nebbia fumosa dell’ambiguita’ e dell’ipocrisia dei finti tolleranti. Alla luce del sole, invece, la proposta di Cattolibera Italia di un tavolo di confronto propositivo, al quale invitiamo Paola Concia, unico politico che in materia alle chiacchiere ha preferito i fatti”. Lo afferma in una nota Massimo Carletti, di Cattolibera Italia.

In particolare, l’associazione presieduta da Gianluca Iannone invita la relatrice della legge contro gli atti persecutori e contro la discriminazione e la violenza determinate dall’orientamento sessuale o dall’identita’ di genere a partecipare al tavolo che "vedra’ la luce presso Cattolibera mercoledi’ 30 settembre”. Un invito, prosegue Carletti, ”esteso a tutte quelle componenti che attivamente s’impegnano nella lotta per i diritti civili, senza alcuna pregiudiziale di carattere politico ed ideologico”.

”Nel confronto, Cattolibera Italia illustrera’ le sue posizioni, cosi’ come esplicate nel programma ben visibile da tempo sul sito ufficiale dell’associazione. Ci aspettiamo – conclude Carletti – una partecipazione fattiva e propositiva di quanti, nel mondo GLBT stanchi di parole senza seguito e falsa solidarieta’ di facciata, vogliano lanciare un segnale di discontinuita’ con l’inconcludenza della solidarieta’ a gettone”.

Devo fare una premessa importante: non ho capito perché c'è stata una fiaccolata a Roma. O meglio, mi fa molto piacere che a Roma finalmente migliaia di gay siano scesi in piazza contro il razzismo, ma mi manca il nesso con gli episodi di bracconaggio anti-gay. E con ciò non voglio sollevare perplessità sul fatto che l'omofobia sia stata rimossa dai motivi per cui s'è fatta la della fiaccolata. Ovviamente, non voglio sostenere che la scelta simbolica ed estetica della fiaccolata è una scelta vittimista, né voglio dimostrare che la retorica della vittima è connivente con quella del maschio protettore - nei molteplici sensi del termine "protettore".
Invito, invece, a fare un'operazione semiotica di vecchissimo stampo: togliete "Cattolibera" e mettete "Casapound". Perché, care siculotte, i comunicati stampa sono reali, e sono stati diffusi da Casapound.
Ditemi, avevate già riconsiderato tutte le vostre opinioni sui cattolici? E, adesso, non riconsiderate forse quelle sui fascisti?
Sul rapporto tra (neo)fascismo e gay si potrebbero dire molte cose e sollevare molte obiezioni. Ma non rievocherò Svastichella, né domanderò come sia possibile distinguere fascisti buoni e fascisti meno buoni. Potrei dirvi di andare a leggere la pagina di wikipedia dedicata a Casapound, ma non ho intenzione di intavolare una lezione di storia che spieghi cos'è Cinghiamattanza e come i fasci gareggino dandosi cinghiate anziché schiaffi del soldato. E non mi sogno neppure di fare il pelo al senso di coerenza del PD rilevando che è un po' strambo protestare per il regime di censura stampa e andare ai tavoli con quelli che fanno irruzione negli studi di RaiTre perché ce l'hanno con Federica Sciarelli.
Però, guardate piuttosto com'è scritto bene quel comunicato, come sono misurati i toni e condivisibili i contenuti. Vorrei analizzarlo, mentre cambia pelle e passa da vittima estromessa ad additatore d'intolleranza a giudice pacificatore. Quanto ci convince? Sì, basta con le parole!, basta con la solidarietà a gettoni! Vogliamo dei fatti! E se Cattolibera promette fatti, intavoleremo tavoli con Cattolibera. O Federcasalinghe. O Casapound.
Che differenza c'è tra Federcasalinghe e Casapound, se entrambi nel loro programma sostengono di volere difendere i diritti civili di ciascun cittadino e di essere contro ogni discriminazione?
Già, che differenza c'è? Non è forse vero che entrambi richiedono più tempo libero retribuito per le donne lavoratrici di modo che possano stare a casa a badare ai figli? Be', non del tutto. Questa è una proposta che forse la Federcasalinghe non sottoscriverebbe. Il PD però sì.
No, non sto giocando al gioco di fare assomigliare il PD a Casapound, davvero. Ma voglio sinceramente chiedere com'è possibile che Casapound sia un interlocutore così importante per il mondo LGBT e per Paola Concia. Mettiamo che facciamo il tavolo con Casapound, e che Casapound dice che è d'accordo con i matrimoni, la sanità, l'eredità e tutto il resto. Poi il PD si allea con Casapound alle prossime elezioni? Evidentemente no, perché Casapound in termini di voti non conta un cazzo. Poi l'Arcigay stende tappeti rossi ai fascisti? Evidentemente no, perché l'ha già fatto - facendoci anche una grossa figura di merda, perché i tappeti erano sporchi di tutte le sborrate di quelli che sulle foto di modelli in uniformi delle SS si erano fatti un sacco di seghe, ma questa sarebbe una digressione lunghissima e rimando nuovamente al buon Fastidio.
Allora, Paola, in che termini Casapound conta? Cosa ci dobbiamo far perdonare dai fascisti? Che bisogno c'è di saltellare attorno a Casapound? Il punto è che siamo intolleranti, che non tolleriamo i fascisti, e che siccome chiediamo tolleranza ci sembra di essere in contraddizione quando diciamo che con i fascisti noi non ci vogliamo avere niente a che fare. Chiaro che quando dicono le cose che dici tu, e le dicono meglio, ti mettono un po' in difficoltà.
Ohhh! I fascisti dicono che non si devono discriminare i froci? Ohhh....!
Tanto per cominciare, sarebbe interessante uscire da questa fase di stupore inebetito. Dopo quindici anni passati a smentire Berlusconi, uno dovrebbe essere abituato a smentire le chiacchiere di chicchessia. O alla LuridaChecca-Under25Inside(TM) manca un Travaglio che si occupi di fascisti? [La risposta, purtroppo, è che "Sì, manca, e non solo alla LuridaChecca"]
Poi bisognerebbe, differenze alla mano, capire esattamente cos'è che volevamo dire noi. E cosa vorrebbero dire loro. I due comunicati riescono a omettere un particolare cruciale, di quelli riservati ad abili solutori. Casapound non appoggia niente.
Ora, nel linguaggio politico novecentesco i termini andavano misurati con cautela. (Per questo ci sono nei comunicati tutti quei grassetti aggiunti da me). Persino appoggiare una cosa non era proprio lo stesso che condividerla. Ma qui siamo ben oltre: illustrare le proprie posizioni o il proprio programma è ben altra cosa che discuterlo. E ancora, non è forse vero che un tavolo è l'ennesimo momento di discussione e chiacchiericcio? l'ennesima manifestazione di interessamento a gettoni? cos'è che mi dovrebbe convincere del fatto che i fini di Casapound non siano elettoralistici e propagandistici quanto quelli dei vari... gay e lesbiche che non sono scevri da pregiudizi? per quale motivo Casapound vuole discutere le proposte di Paola Concia anziché assumerle e promuoverle? E perché sarebbe meglio parlarne con Iannone anziché con me?
Il passaggio sullo "scevri da intolleranza e sfruttamento della causa" è rivelatore. Riscritto in italiano da fruttivendolo, suona così:
Ehi, io non sono gay, ma ti difendo perché hai ragione. Non come quel gay che dice che è dalla tua parte solo perché è gay. Io non ho interesse a essere gay. Io non faccio carriera perché sono gay. Io sono dove sono perché sono bravo, non perché sono gay. Quindi di me ti puoi fidare.
Se pensate che questo discorso sia sensato, allora scagioniamo subito Wanna Marchi. Se invece siete d'accordo con questo discorso, è bene che facciate i conti con il vostro risentimento. Perché solo il livore più nero può convincervi che gli errori politici dei maggiorenti del mondo gay siano stati dettati esclusivamente dal carrierismo più becero - o, peggio, che solo mantenendo i gay in uno stato di necessità perpetua avrebbero tenuto il loro posto.
Ora scusatemi, ma dovrei un momento alzarmi dalla sedia e andare ad uccidere tutti quei disgraziati che dalla minchiata colossale del disinteresse e delle cose fatte gratuitamente e dei doni politici e degli scambi felici ci hanno portati fino a qui.

Postilla: alcune cose si fanno per amore. Tutto il resto si fa per interesse (più o meno esplicito).
Non a caso la MasterCard ha provato a prendere il posto dell'amore in una famosa serie di spot.
E dubito che i fascisti ci amino. Certamente non amano me.

Poscritto snob: ma per capire di essere dinanzi ad una captatio benevolentiae bisogna aver fatto il classico o basta essere nati e cresciuti in qualsiasi città del Sud di Talia?


17.9.09

Quesito

Ma per i morti sul lavoro si sono mai spostate manifestazioni?

per chi non lo sapesse, è stata spostata la manifestazione sulla libertà di stampa prevista per il 19 settembre

12.9.09

Un'illuminazione

Adesso ho capito esattamente cosa diavolo intende David Foster Wallace ogni volta che parla di "cinismo da East Coast".
NEW YORK - Per festeggiare l'anniversario del crac che fece tremare il mondo, la top manager della banca Wells Fargo, Cheronda Guyton, ha avuto un'idea originale. Ha organizzato un party sontuoso dentro una villa di Malibu da 12 milioni di dollari. Pignorata a un cliente rovinato dal truffatore Bernie Madoff. (da qui)
Sarò banale, ma io basisco.
E mi chiedo cos'ha fatto 'sta top manager di diverso da una Silvia Baraldini (a parte usare più soldi e con fini nettamente meno idealistici/ideologici).

- anche se la Wells Fargo ha sede nella West Coast

9.9.09

Citazioni&Sostituzioni (fuoriserie)

Premessa: se c'è un motivo per cui bell hooks è fantastica, è che dice cose non scontate parlando come mangia. Correggetemi se sbaglio, ma quanto segue è chiaro anche per la LuridaChecca di turno.
Nota di lettura: Il brano è tratto da uno scritto che in quel punto tratta del processo Anita Hill vs. Clarence Thomas (qui un sunto in inglese da wikipedia).

Recentemente, i mass media controllati e dominati dai bianchi hanno costruito e promosso una narrativa secondo la quale il conservatorismo nero sarebbe un fenomeno nuovo, alimentando parallelamente la favola che, nella vita dei neri, esso non sarebbe tollerato. Ecco perché i bianchi illuminati, liberali o conservatori che siano, devono "proteggere" le voci "dissidenti" dei conservatori neri dalle voci assai meno rare dei radicali neri che vorrebbero "censurarle e ridurle al silenzio". In realtà, i neri hanno sempre saputo che molti di noi sono dei conservatori e fin troppo spesso il conservatorismo politico ha determinato la natura della ribellione e del riformismo dei neri. Sono i bianchi che solo di recente hanno scoperto il militante conservatore nero e hanno riconosciuto che può essere un magnifico portavoce di programmi politici e sociali che servono gli interessi della bianca cultura dominante. Quando i giornalisti suggeriscono, come si è visto in un numero del "New York Times", che uno dei risultati vincenti delle udienze è che "alla nazione si è offerta una parata di neri che - una volta tanto - non erano trafficanti di crak, atleti, madri assistite dallo stato o uno dei soliti stereotipi, bensì solidi cittadini, amici rispettabili ed eccellenti caratteristi all'altezza dei due comprimari", è ovvio che il pubblico che costituisce questa "nazione" è bianco. Questo commento conferma che in ultima analisi le udienze Thomas non sono state semplicemente uno spettacolo politico pubblico orchestrato dai bianchi, ma che i bianchi ne sono stati, in effetti, il pubblico d'elezione. Noi, gli altri, nono eravamo che dei voyeur.
(bell hooks, Elogio del margine, p.104, Milano:Feltrinelli, 1998, tr. it. Maria Nadotti;
ed. or. in Black Looks: Race and Representations, Boston:South End Press, 1992)


Diciamo che proporre delle sostituzioni neri/gay è facile. E il fatto che sia facile non mi impedisce di proporle ^_^ - con tutti i limiti che la sostituzione ha sulla traduzione, ovvio.
Diciamo che l'enorme spazio mediato dato a cose come GayLib è un po' squilibrato rispetto alla loro effettiva rappresentatività. Diciamo anche che qualcosa di simile si ripete in posti come Roma o Napoli o Firenze dove Arcigay di fatto non ha alcun radicamento ma è sistematicamente citata o chiamata in causa in luogo delle associazioni che lì esistono meglio (e sono mediamente più radicali di Arcigay // per chi se lo sta chiedendo: meglio, sì, c'è uno scarto qualitativo dei modi di esistere, ed è uno scarto importante tanto politicamente quanto fenomenologicamente). Ma in ultima analisi direi che, a parte quell' "orchestrato dai bianchi" che suona un po' complottista, penso che non ci sia granché da aggiungere.

- lo penso perché intellegenti pauca o è davvero così?


Poscritto: sì, tecnicamente sarebbe il post "-9". Ma fare il post -9 il 9/9/09 sapeva di vezzo, pur essendo una coincidenza.

5.9.09

Errata corrige

Lo sapevo, che da qualche parte c'eravamo sbagliati.

Si capirà adesso che anche corretto resta sbagliato?