23.3.08

Questa era facile

Dio. Patria. Alitalia.

In fede,
$ilvio

12.3.08

-25 Argomenti impellenti

Questo era nato come blog sul lavoro. Volevo parlare dell'inversione delle responsabilità nel camerierato del paradosso del call-centre rispetto alla sex-line. Mi interessava soprattutto lo sfruttamento del narcisismo come forma di valorizzazione, o meglio di auto-valorizzazione.
È che trattare argomenti politici mi appassiona e mi annoia contemporaneamente, quindi oggi mi limiterò a fornire alcune argomentazioni urgenti, solo in parte connesse con i temi elencati.

Il primo punto è la spinosa questione del "prendere il posto di dio", accusa ricorrente che salta fuori ogni volta che qualcun_ dice che qualcosa potrebbe essere fatta in un altro modo. Particolarmente in voga - quasi inflazionata - quando si parla di scienza, genoma, DNA, triplette e riproduzione.
Nel caso specifico, accusare gli scienziati di voler prendere il posto di dio implica il credere che dio sia un bravissimo genetista. Ma se dio è, come paiono voler sostenere costoro, un grandissimo genetista, allora perché non ha mai vinto un nobel? (come argomenta opportunamente Gabriella Carlucci)
E questo, diciamo, per tenersi entro un orizzonte di pensiero ristretto al caso specifico. Ciò detto, mi pare fondamentale chiarire un punto: abbiamo fatto dio perché risolvesse problemi. Ci siamo resi conto che, nonostante l'ottimizzazione da una pluralità di divinità ad un'unica divinità, nonostante gli aggiornamenti e le revisioni più o meno massicce, nonostante le nuove release e il proliferare, oramai, di altre versioni della divinità, dio non funziona poi così bene.
Dico, l'abbiamo fatto onnisciente, onnipotente, onniveggente e sommamente buono, eppure non funziona. Lo abbiamo anche già cambiato un sacco di volte, e oramai non è manco più in garanzia. Mi pare evidente che, a questo punto, non resta che rimboccarsi le maniche e prendere il suo posto.
E mi pare che, dal tempo del Terremoto di Lisbona che tanti argomenti suggerì ai filosofi, di strada ne abbiamo fatta. Per lo meno sul versante delle catastrofi.

Il secondo punto è seriamente rivolto all'ancora senatrice Paola Binetti. Alla quale sono francamente stanco di spiegare che no, io non sono malato, anche se tu credi il contrario. E con la quale non ho voglia di dissertare di malattie, patologie e normalità.
Tesoro, se sei angosciata perché dio, nonostante tutto il tuo amore e i tuoi sforzi, non ti ha ancora chiamata a sé non puoi sfracellarci i cojòni come se fosse colpa nostra: è la legge, baby, che non ci consente di darti una mano. Voglio dire, non possiamo semplicemente affrancarti e spedirti al creatore, lo capisci questo, vero?
Apprezziamo, in effetti, il tuo sforzo di avvicinarti a lui mediante l'impiego del cilicio. Però, sweetie, lo devi usare al contrario: gli uncini vanno all'interno. Così, invece, sei solo rimasta impigliata alla poltrona. E nessuno viene accolto in cielo con tutto lo scranno, abbiamo già detto delle nevrosi narcisistiche del Signore, e sai che il trono lo vuole avere solo lui. Guarda, se non ci credi chiedi a Giulio, che è lì che insiste anche lui per restare attaccato allo scranno, povero gobbino.

Bon, per oggi basta. Domani (forse) il trattatello di antropologia del cyberspazio gayo da troppo tempo rinviato.

(si ringrazia Lazzaro/2 per l'opera)

Uh, dimenticavo...
♂♂PisaPinkTank♀♀ v'invita a
PorNoStop - altr@ pornografi@
a cura di Gaia Novati
e con Gaia Giuliani
Proiezioni da Cum2Cut, festival di cortometraggi “porno” indipendenti nato nell'ottobre 2006 in collaborazione con il Porno film festival di Berlino e quest'anno alla sua 2° edizione.
Un’occasione per riflettere sulle definizioni e sui codici della pornografia, slegandola dagli immaginari stereotipati del porno commerciale, centrato sulla riproduzione di ruoli normalizzanti, e rivolgendo invece lo sguardo alle molteplici forme dei desideri individuali. Non più porno.
Post-porno. Niente di dato, niente di fermo, solo dubbio, ri-pensamento, ri-definizione dell’individuo e delle sue modalità espressive. In nessun modo oscene.

---> venerdì 14 marzo, ore 19-21,30 <---
apericena / proiezione / dibattito / inaugurazione della pink tank etero-friendly {♫♪tutti i venerdì sera @ Rebeldìa♪♫}
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