10.12.07

-30 The Italian Job

Vi ho fatto attendere molto, un mese. Ma non è stata un'attesa vana. Questo è un blog sul lavoro, e io ho lavorato per voi.

Era questo un periodo della mia vita in cui tutta l'attenzione era rivolta allo stravacco e con gran perizia mi grattavo la pancia, curando certosinamente gli interstizi tra piega e piega, gli accenni di peli incarniti e altre formazioni cutanee che potessero arrecare disturbo all'ozio. Insomma uno di quei momenti oblomoviani in cui però, più che procrastinare diligentemente, evitavo di guardarmi attorno per non disperarmi e ripiegavo l'interesse sul mio ombelico. Poi un giorno una tizia mi chiama e mi dice che mi offre un lavoro in banca. "Ganzo!", mi dico io, "chissà l'effetto che fa averci scritto 'impiegato' sulla carta d'identità".
Fra l'altro il giorno prima mi avevano chiamato per dirmi che avevo vinto un premio. Lì per lì ho pensato che grattarsi la pancia forse portava fortuna. In realtà ho pensato che fossero entrambi due scherzi telefonici: nessuno ti premia, nessuno ti chiama e ti offre un lavoro. Però quelli del premio poi non mi hanno scritto, quelli del lavoro, invece, fissano un colloquio.
"Per conto di chi?"
"Siamo di lavoroperte.com, la chiamo per conto della Mediolanum".
Medio-l'anum, penso io. Ok, un lavoro di quelli che lasciano l'orma anale. Un'occasione imperdibile per studiare il nemico. O per spillargli uno stipendio [questo pensiero, forumulato in un rigurgito di ottimismo, fu presto soppresso dal pronto intervento del solito lazzaro/2].

Sotto la pressione di una ponderazione stringente, si aprono alcune possibilità ermeneutiche: a) mi vogliono vendere un master; b) mi offrono uno stage e forse poi-cioè-mai promettono di assumermi; c) stanno facendo ricerche di mercato. Così, senza troppe illusioni ma, tutto sommato, raggiante per la novità (o forse era perché quelli del premio mi avevano scritto per dirmi che l'avevo vinto davvero) mi avvio al colloquio.
Bene, al Punto Mediolanum Pisa incontro questa tizia che mi dice che non cercano solo laureati in economia ma anche in altri settori perché ci sono due rami professionali cui sono interessati, che devo rispondere ad un questionario psico-attitudinale online e che ci vediamo lunedì 10 dicembre per una giornata formativa - "In abito formale, giacca e cravatta, mi raccomando. E a pranzo sarà nostro ospite".
Cazzo, allora non mi volevano vendere niente. Sono un po' stupito: ci sarà una selezione. Pare una roba seria. Siccome sono una puttana dentro, non mi faccio grandi problemi a lavorare per il 37% per Berlu$ca. Tanto posso smettere quando voglio.
Insomma vado a Roma, ritiro il premio, torno a Pisa e vado al colloquio, previa compilazione di un test psico-attitudinale agghiacciante. Una di quelle robe dove devi auto-attribuirti dieci dozzine di aggettivi, declinati secondo varie accezioni, con un punteggio da 1 a 5. Potete vederlo qui. {mi sono permesso di creare tale Giulia Manchini, residente in Corso Vittorio Emanuele 38 ad Ancona, nata il 7/6/1983, commerciante, con altrettante informazioni fittizie al solo scopo di risalire al frame di generazione della pagina, che trasmette i dati in maniera cifrata da FamilyBanker a selfmgmt.com. Qualora non riusciste a caricarlo, vi prego di segnalarmelo}.
Qualsiasi cosa stia per accadere, Lunedì 10 dicembre alle 9 sono uno strafigo in pantalone nero, camicia grigia, cravatta grigioverde, giacca notte, cappotto grigio e sciarpa di pashmina nera e verde che si avvia al suo colloquio di lavoro in Medio l'anum. Sono perfetto. Se non mi assumono come gestore delle risorse umane mi prendono almeno a leccare fiche, cazzi e culi.
Lo nostra formatrice è di Pontedera. È una di quelle che a guardarla non le affideresti neanche gli scarti della lavorazione della soia, figuriamoci i tuoi risparmi. Ma è geniale. È la mediocrità ammantata di piume di pavone. E si esordisce con il fantastico "cosa ti aspetti da un lavoro?", e giù tutte e tutti, me compreso, a lanciarsi in ambienti di lavoro piacevoli, relazioni, dinamicità, comunicazione, possibilità di carriera e remunerazione adeguata. Siamo tutti lì a compilare i nostri profili, a scrivere le nostre presentazioni, a promuovere le nostre qualità. Alle 10 del mattino 10 neolaureati o quasi stanno cercando di vendere se stessi con l'entusiasmo di Mara Carfagna e la grinta di Gabriella Carlucci. Per le quattro ore successive siamo bombardati di Piani di Accumulo di Capitale, gestione del risparmio, fondi sovraperformanti e videoclip rockeggianti che hanno per protagonista Il Fondatore, Ennio Doris. Un clone del Berlu$ca, nato dall'incrocio di uno spermatozoo di $ilviodoro con uno spermatozoo di Sandro Bondi in un ovulo al botulino. La parola "strategia" viene ripetuta ossessivamente, fino a perdere di significato e significare tutto. La strategia è tutto e tutto è strategia.
Stando alle parole della nostra tutor, l'azienda è fantastica, la banca è avanti, siamo nel terzo millennio. Video, musica e dati formano un mix straordinariamente convincente, dopotutto è tutto made in Mediaset, mica noccioline! Io la guardo, la fisso, pondero: darling, se mi dai 45 minuti decostruisco il tuo mito del futurismo riproduttivo, il tuo stile di vita, il tuo orientamento politico e il tuo orientamento sessuale. Secondo te quanto tempo ci metto a decostruire le informazioni che mi stai dando? Ma accantono, perché mi sto vendendo. E allora via di elogi e sperticamenti per la grande analiticità e capacità di diagnosi delle esigenze del cliente con modelli bancari e finanziari flessibili e strumenti innovativi.
Durante la pausa pranzo il dubbio serpeggia tra tutti. Si diffonde, ci contamina: ok, bella la carota, ma dov'è il bastone? Tanto lo sappiamo che state solo prendendo la mira per ficcarcelo dolcemente su per il culo, senza vaselina.
Dopo altre due ore di seminario scopriamo che a Milano, se dovessimo passare la selezione locale, ci sono 4 giorni di master ad attenderci, e i migliori docenti dell'Università Cattolica pronti ad accoglierci a gambe aperte... o erano le braccia? Non ricordo. Forse le gambe aperte sono le nostre, mah! Noi, loro, voi, tu... non ci si capisce più niente. Nella girandola di parole siamo quasi già loro, forse no, solo in parte. Ci divideranno in azioni? I confini pronominali sfumano. A suo modo è tutto molto queer.
Merda! i docenti della Cattolica? I docenti della Cattolica insegnano a noi come vendere pensioni integrative?! E io che pensavo di essere una gran puttana... non c'è santi, i preti si prostituiscono troppo meglio di tutti gli altri. E rischio che se la secolarizzazione dovesse crescere potrebbero saturare il mercato del sesso. Merda.
Dopo sette ore, quando guardo alla nostra tutor vedo distintamente la sua unica cellula neurale. Colpita da alopecia da stress, la cellula sta cantando Help!, Help me if you can I'm feeling down/ And I do appreciate you being 'round/ Help me get my feet back on the ground. Aiuto! Aiutami se puoi mi sento una down/ E apprezzo che tu sia tondo/ Aiutami a rimettere i piedi a terra. È una cellula impazzita. Peccato che sia l'ultima :spallucce:
La tutor invece sta cantando Venus, interpretando la proiezione che ha di sé. Tesoro, non sei sotto le telecamere di mariadefilippi: non pensare a come vieni in video, pensa a quello che dici! Ma niente, ha completamente invertito la relazione metonimica mondo/televisione e se prima la televisione raccontava il mondo, adesso il mondo si racconta come se fosse in televisione. D'altra parte a Medio l'anum hanno la TV aziendale che gli dice cosa fare {e come non apprezzare lo sforzo filologico? Loro fanno riferimento al Grande Fratello di Orwell, mica a quello di Endemol}.
Arriviamo al sodo (sono le 17,30) - l'offerta di lavoro è la seguente: Family Banker (TM).
Noi investiamo su di voi e vi formiamo. Vi diamo un piccolo incentivo economico per sostenere le spese (non uno stipendio, ma un contributo forfettario) e iniziate a studiare in Accademia dopo il master a Milano. L'Accademia vi forma, con lezioni da lunedì a venerdì, tutte le mattine, a fare gli agenti in amministrazione finanziaria UIC e vi dà un mandato ISVAP da produttore assicurativo. In pratica raccogliete clienti e gli fate aprire e usare un conto corrente mediol'anum. Una roba tecnologicissima fantastica innovativa moderna dinamica ggiovane previdente avanti con messaggini, roba gratis, rendimenti da capogiro, quindicimilasportelli e una bambola gonfiabile in regalo alle prime cinquanta telefonate.
Carote, carote, carote, carote carote carote soltanto carote, carote per noi.
Poi, ottenuti i clienti, passate alla fase di gestione: altri sei mesi in Accademia (tra un test e l'altro) e fate l'esame per diventare Promotore Finanziario. E se lo passate subito e con il massimo vi diamo anche una borsa di studio. È tutto meritocratico. È tutto fisso. È tutto chiaro e scritto. E voi siete dei lavoratori autonomi a partita IVA senza nessun rapporto formale con l'azienda: voi vendete il marchio e rappresentate Medio l'anum. Così l'azienda non paga i contributi e qualsiasi cosa vi succede sono cazzi vostri perché siete liberi professionisti. Aprirete la vostra filiale personale. Voi siete la vostra filiale personale. Voi vi aprirete. A questo punto è chiaro a chi è che tocca aprire le gambe. Vi aprirete e troverete clienti: se aprite uno studio commercialista chi invitate? se aprite un negozio di fiori come fate l'inaugurazione? ecco, una filiale di banca è uguale: prendete tutti gli invitati possibili al vostro matrimonio e gli vendete un conto corrente, gli fate vedere quant'è vantaggioso, l'accensione è gratis, loro lo tengono, lo usano, e voi intascate 100 euri per il semplice fatto che avete fatto aprire e usare un conto.
100 euri sono 3-4 pompini. 2 se ricevi in casa. in nero. a parità di rischio e senza doverli fare a quelli che inviteresti al tuo matrimonio. Che poi spompinare gli invitati al tuo matrimonio può essere anche originale e piacevole, ma è così poco signorile {o "così poco signorile"}, figuratevi come dev'essere vendere conti correnti e previdenze integrative a quegli stessi invitati... Ad ogni modo, dopo che siete stati ammessi all'Accademia l'azienda continua ad "investire" su di voi: Medio l'anum vi organizza e appoggia la sponsorizzazione, gli aperitivi, le cene di gala e le feste di apertura della filiale. Le feste di apertura della filiale sono quei party in cui i fuochi d'artificio vi esplodono in faccia quando aprite il culo. Ed è già Mi-dia-l'anum.
E te glielo devi dare tutto, fino all'ultimo centimetro di colon retto: campi, da bravo lavoratore autonomo, delle provvigioni rimediate dai conti dei clienti, e in particolare dai prodotti collegati - che significa, papale papale, che fai la cresta a quello che i clienti rimediano con i fantastici prodotti finanziari della banca. Ma la banca, a tale scopo, ti fa la strategia individuale, il Piano d'Inserimento Personalizzato, o PIP. Il PIP è un modo di deprimere tutte le tue competenze e la tua storia formativa per cannibalizzare le tue reti sociali, amicali e parentali, succhiare da esse fino all'ultimo centesimo e mettere in valore i tuoi affetti. Sei socievole? Sei meritevole di fiducia? Benissimo: Mi-dia-l'anum è la risposta. Sulla base del rapporto di fiducia - eufemismo per indicare il rapporto che lega la gazzella debole al leone che la sbrana col sorriso - loro soffiano i clienti ad altre banche, accrescono le masse finanziarie e la raccolta netta, realizzano profitti e te ne danno una parte nella forma appunto di provvigioni. Tanto smetto quando voglio. Vuoi cambiare lavoro? Ti ritrovi con un PIP: i clienti sono i loro, tu non hai nessuna professionalità, nessuna formazione che non sia Mi-dia-l'anum e tutto quello che hai realizzato resta in mano a loro. Il tuo lavoro diventa la tua tomba. I tuoi amici diventano i loro clienti. Una grande strategia di penetrazione.
In effetti, quando il foglio n°2 mi chiede cos'è che posso dare alla banca, mi viene in mente inevitabilmente il culo. Ma ingoio anche stavolta - a suon di pompini si è oramai allenati - e andiamo avanti, verso nuovi orizzonti, dove nessun bastone è mai giunto prima.
Eh già, perché pensavamo che fosse finito qui, ma ci illudevamo. Ci pareva già abbastanza surreale che cercassero di venderci la professione di venditore; trovavamo ripugnante l'etica aziendale che, ammantandosi di una presunta deontologia, ci voleva trasformare in predatori sanguinari pronti ad azzannare alla giugulare l'anziana risparmiatrice che vuole lasciare in eredità due soldi ai nipoti; il ritornello "siamo tutti nella merda, quindi quella che vi offriamo è una grande occasione" ci aveva nauseati (e poi, tesoro, lo sappiamo e ricordarcelo è solo una caduta di stile); eravamo stati mossi a compassione da quell'unica cellula neurale impazzita; non capivamo ancora perché cercassero dei laureati in qualsiasi campo per fare il lavoro di Wanna Marchi; volevamo realizzare una sequenza porno-trash in cui eiaculavamo in gruppo in faccia a Ennio Doris, contro il muro su cui venivano proiettati i suoi spot "la banca costruita dietro di te", e poi scopavamo tutti insieme in una grande orgia usando il budello della tutor come preservativo vintage, dopo averla uccisa conficcandole in testa il proiettore e avendole schiacciato le tette chiudendole violentemente nel portatile con il pauerpòint. Evidentemente tutto questo non era abbastanza, perché gli ultimi venti minuti sono dedicati alla spiegazione di cosa valutare per rispondere alla fatidica domanda "vuoi lavorare con noi?". Lo scopo non è farti dubitare del "no" che vuoi sbatterle in faccia da circa otto ore, ma farti sentire un fallito mentre lo fai. Già, perché loro ti hanno dato dei dati oggettivi, quindi tu devi valutare su dei dati soggettivi che però sarebbe meglio se si adeguassero ai loro standard di soggettività. In ogni caso sei consapevole che loro hanno i tuoi dati, il tuo curriculum, il tuo profilo psico-attitudinale e una loro valutazione su di te, tutte cose che non vedono l'ora di contrabbandare a terzi, continuando ad arricchirsi. A questo punto ci sono tre strategie di uscita:
i) continui a fare la puttana. Dici "sì" e dai il peggio di te stesso per motivare l'assunzione, anche se sai che nessuno proprio ti sta assumendo né ci pensa lontanamente.
ii) torni alla tua vita normale. Dici "no" e, con qualche motivazione un po' irritata, consegni il foglio, ti alzi e te ne vai.
iii) ti rigeneri. Dici "no, perché volevo solo dormirle addosso e dintorni, dintorni disumani, dintorni di cannibali, dintorni ad una tale competizione individualizzante che neppure il peggior lettore di Smith". A questo punto non hai ideato una sequenza porno-trash. A questo punto hai staccato il braccio della tutor e ti ci stai facendo una sega, mentre l'altra estremità è ficcata nella bocca attonita del responsabile di filiale, che inghiotte sangue e cartilagini mentre l'osso scheggiato gli devasta la gola come avesse inghiottito un cilicio. La tizia che ti ha fatto il colloquio pende dalla cassetta dello sciacquone riempito delle sue budella e il getto di vapore della macchinetta del caffè si sta inculando il responsabile all'ingresso, che sfoggia il sorriso paralizzato di Doris mentre l'aria calda risale facendo canticchiare al cadavere i motivetti degli spot che ti hanno torturato tutto il giorno.
Perché neppure i colloqui di lavoro possono dirsi immuni dall'eterogenesi dei fini.

15.11.07

-31 Emenda/menti

Tragedia nel ragusano: bambina di tre anni muore schiacciata dal televisore (leggi tutto l'articolo).
I fatti ricostruiti grazie al video ripreso col cellulare dal fratellino di undici anni.

Su proposta del MVC - che con la presente chiede l'adesione al MCTF - il governo, il parlamento, i ministri e Amato stanno valutando, al fine di tutelare l'incolumità degli italiani e delle italiane, misure fiscali di sicurezza preventiva.

In particolare "Il Movimento per la Vasectomia Collettiva, in ottemperanza ai principi esposti nel punto 3 del proprio documento di fondazione, chiede alle Istituzioni, al Governo e alle Parti Sociali, visti i recenti fatti di Ragusa, annunciati dai fatti di Empoli (che mostrano, questi ultimi, come la società sia ancora una volta un passo avanti alla politica), e constatato dunque che la televisione può uccidere, di concedere
- alle donne sposate o divorziate con bambini da zero a otto anni;
- alle donne, sposate e non, in età fertile;
- alle donne sposate in età da miracolo;
un bonus fiscale per l'acquisto di televisori al plasma ultrapiatti-ultraleggeri, ritenuti più sicuri dei vecchi modelli a tubo catodico. Si trovino le risorse e si emendi la finanziaria in votazione, o si integri con queste misure il pacchetto-sicurezza.
Il Movimento per la Vasectomia Collettiva chiede inoltre che le coscienze siano sollecitate, mediante la diffusione di spot e Pubblicità Progresso, a sostituire il proprio televisore."

13.11.07

-32 Un'altra storia è possibile

"Ssht, silenzio!"


sempre opera dell'ospite/2 di lazzaro&lazzaro

(se correggono le traduzioni, sarà il caso di ritoccare l'iconografia, no?)

7.11.07

-33 La rubrica letteraria, oggi inconsueta

Ultimamente, si sa, ho cambiato letture. O meglio, la mia antica (?) passione per la fantascienza mi ha nuovamente risucchiato e così mi dedico sempre più spesso alla lettura de Il Giornale, che credo sia edito da Fanucci.
L'ultimo racconto di Marcello D'Orta merita certamente una recensione.
La narrazione straniante ha per lugubre cornice un'Italia percorsa dalla violenza, trascinata nell'anarchia e nel caos, dove la ragione si piega ai fini più delittuosi e la premeditazione del crimine occupa le menti di ogni cittadino. La magica penna di Marcello D'Orta ricrea in pochissime righe un'atmosfera da psico-thriller con risvolti horror che vede al centro della scena un'insegnante. Ella è al contempo ottusa esecutrice della volontà burocratica {"L’antologia adottata («Libri di bordo 2» edito dalla Sei), a pagina 233 suggerisce come esercitazione:" è una frase spropositatamente kafkiana} e malvagia plagiatrice di giovani menti {"sprona dunque l’alunna a elaborare un piano per assassinare un compagno antipatico o un professore noioso (magari un insegnante di religione, un prete o una suora: non è specificata la materia e c’è ampia libertà di scelta tra il corpo docente)" è come leggere Ann Radcliffe posseduta da freddo sadismo}. L'indefinizione di quale sia la scuola e la voluta omissione di un nome per l'insegnante sollecitano nel lettore una generalizzazione psicotica senza pari che si avvolge a spirale con il tema horror-thriller. La conclusione felicemente epistolare {"In una società dominata dalla violenza, ci si mettono pure i vostri insegnanti. Consideri se sia il caso di sopprimere - pardon - sospendere quel professore"} maschera sotto un velo razionalizzante l'angosciante sensazione che Agatha Christie e Arthur Conan Doyle abbiano commesso ogni delitto che narrano e Lucarelli vi stia aspettando dietro il prossimo angolo, sulle scale della metro, nel ripostiglio di casa vostra, con un tampone imbevuto di etere.
Ancora una volta il D'Orta conferma il proprio talento nel far sì che le angosce del racconto si riversino nella vita reale fino a scompaginarla.

{il racconto può essere letto integralmente qui}


5.11.07

-34 Cultura di Paese

Lo ammetto: talvolta sono paranoico, un fanatico dei refusi.
Fatta la dovuta premessa, passiamo al fatto: sabato sera va in onda Luttazzi su La7.

Repubblica.it ci dice:
"Tra i suoi bersagli non manca il Vaticano, al centro di una scenetta ambientata nell'antica Grecia, in un immaginario dialogo tra sofisti:" (etc...)
Corriere.it ci dice:
"Altro bersaglio il Vaticano, al centro di una scenetta ambientata nell'antica Grecia, in un immaginario dialogo tra sofisti:" (etc...)

Si parla del siparietto "Dialoghi Platonici", con Timeo, Gorgia e un paio di altre persone che, tra nuvolette evidentemente paradisiache, cianciano.

Vorremmo dire a questi emeriti non-giornalisti
a. Smettetela di copiare le ANSA pare pare. Apprezziamo lo sforzo titanico che vi ci è voluto per trasformare "altro bersaglio" in "trai suoi bersagli non manca", ma è stato insufficiente e si capisce che avete copiato. Lo sappiamo che non sapete scrivere, ma dovreste provare almeno ad usare il dizionario dei sinonimi e dei contrari di Word. Potrebbe aprirvi un mondo.
b. Se non avete visto lo show non recensitelo. In ogni caso, se anche lo avete visto, accertatevi di averlo capito con un questionario a risposte multiple - con distrattore. Per quelli di voi che necessitano di esempi, eccovi alcuni suggerimenti:
1. Per quelli di voi che da piccoli hanno litigato con la storia, l'antica Grecia non è fatta a nuvolette. Se L'antica Grecia fosse stata fatta a nuvolette la pubblicità della Lavazza la farebbe deCrescenzo, e non Bonolis [approfondimento per quelli di voi la cui materia cerebrale non è sparsa per qualche salotto: il Paradiso non esiste, e ce lo immaginiamo a nuvolette. Siccome non esiste ma è divertente, la pubblicità del caffé-che-ti-rilassa la fa Bonolis. Se il Paradiso esistesse ci sarebbe Ratzinger a fare la pubblicità e nessuno, conseguentemente, sarebbe così folle da comprare il caffé Lavazza.]
2. Per quelli di voi che non hanno una formazione filosofica, Timeo non era un sofista.
3. Per quelli di voi che non hanno voglia di cercare su wikipedia o non sono in grado di digitare "Timeo" su google, Timeo forse non è mai esistito - e comunque al più era un pitagorico.
4. Per quelli di voi che si sono diplomati ieri alle GrandiScuole, Platone ha effettivamente scritto dei dialoghi. E, anche se non si direbbe, il successo commerciale di Platone è più rilevante di quello di Moccia.
5. Per quelli di voi che "a indovinare non sono mai stato bravo", il Timeo è un dialogo platonico.
6. Infine, per quelli di voi che "le deduzioni non sono il mio forte", una scenetta dal titolo "Dialoghi Platonici" in cui Timeo e Gorgia discettano tra loro amabilmente in un set paradisiaco è, ragionevolmente, uno sketch ironico che vede protagoniste le prosopopee (che, secondo il dizionario dei sinonimi di Word, sono le personificazioni, le incarnazioni) di alcuni Dialoghi.

Adesso cercate "ragionevolmente" sul vocabolario. Magari su uno andato in stampa prima del governo Berlusconi. Aggiungetelo al vostro vocabolario e provate a costruire delle semplici frasi in cui sia contenuto l'avverbio "ragionevolmente". E no, non cominciate dal vostro prossimo pezzo sui lavavetri o i rom. Provate con qualcosa di più semplice, con argomenti elementari, con facili inezie e temi banali, tipo Rutelli.

29.10.07

-35 Violenza degenere

(dal titolo link all'articolo)
controviolenzadonne.org

28.10.07

-36 La lingua delle campagne

(clic to enlarge)
{per gentile cooperazione di un Lazzaro/2}

24.10.07

-37 La consueta rubrica letteraria

Jack risolve problemi. Jack ha un talento naturale per la matematica. Jack è ordinato, ma straordinario; meticoloso, ma geniale. Il più grande ostacolo al raggiungimento dei suoi obiettivi è Hyde. Hyde l’artista, il disegnatore altrettanto geniale che medita per lunghe ore e crea nello spazio di un raptus. Ma i due fratelli Hill non possono fare a meno di tormentarsi l’un l’altro, strozzati dalle spire di ricatti reciproci che, sin dalla loro più tenera infanzia, hanno reso le loro esistenze un inferno.

Spietato racconto delle vite in competizione di due gemelli siamesi, Lo strano cazzo del Dottor Jack Hill e Mr. Hyde diventa presto la metafora di un mondo dominato dal Capitale che obbliga gli individui al perseguimento del Successo a tutti i costi. Un mondo dove i rifiuti e gli scarti sono usati per ostacolare l’altro, fino a farlo soccombere. Da sempre i due fratelli combattono la loro guerra a suon di minzioni incontrollate e polluzioni notturne, e il corpo di uno è la discarica di quello dell’altro. In questo scambio incessante di fluidi corporei, controllando magistralmente gli effetti camp di questo sdoppiamento patogeno, l’autore si concede il linguaggio di un Miller e le immagini di un Ballard, lasciando incombere sullo sfondo il fantasma di una sessualità perversa e impossibile, inesauribile riserva di sadismo che porta inesorabilmente al disperato epilogo.

19.10.07

-38 (mercurio allo stato liquido)

Evidentemente, è giunto il tempo di mettere le mani avanti. Nell'epoca in cui anche le parole devono andare in giro con l'elmetto onde evitare le tegole legislative, pare opportuno fare, nello stile affermativo della crocerossina urbana, alcune puntualizzazioni volte a prevenire la prossima orm'anale.

Dice il Disegno di legge:
"1. Per prodotto editoriale si intende qualsiasi prodotto contraddistinto da finalità di informazione, di formazione, di divulgazione, di intrattenimento, che sia destinato alla pubblicazione, quali che siano la forma nella quale esso è realizzato e il mezzo con il quale esso viene diffuso."
E quindi è opportuno rispondere con un apposito disclaimer
1 - Questo non è un prodotto. Quanto qui si scrive, disegna, immagina, etc... non è il risultato di un processo ma è esso stesso processo, senza risultato.
2 - Questo blog, pur essendo destinato alla pubblicazione, ha finalità in formazione: di fornicazione e di de-volgarizzazione. Più che intrattenere, trattiene, più che divertire qualcun_, verte su qualcosa.
3 - Chiunque reputi che questo blog ha scopo di informazione, formazione, divulgazione o intrattenimento può autodenunciarsi presso la procura competente: il peccato è nell'occhio di chi guarda, mistifica e travia le intenzioni del blog.

10.10.07

-39 (mercurio allo stato solido)

16 settembre 2006 - Finisce così l'ultima festa dell'unità


14 ottobre 2007 - Nasce il partito democratico

Tutti i leader accorrono a fare, a modo loro, i complimenti al vincitore annunciato.


Il cielo è sempre più azzurro. Rino Gaetano è sempre più cianotico e, dopo Mastella, anche Andreotti rievoca la figura di Aldo Moro con straordinarie rivelazioni (tanto il reato è in prescrizione).

{breve parentesi di memoria/on}{breve parentesi di memoria/off}

14 ottobre 2007 - Nasce il partito demografico

Sconfitta, Rosi Bindi sta già facendo un bambino con Jacopo Gavazzoli Schettini, ritiratosi anzitempo per via della gravidanza. Adinolfi andrà a vivere con loro, anche se è stato traumatico ammettere di non essere ancora pronto per affrontare la vita tutto da solo. Letta ha finalmente ammesso di essere in realtà Follini - e così "Chi l'ha visto?" ha potuto chiudere il caso. Quanto a Pier Giorgio Gawronski... ma chi minchia è Pier Giorgio Gawronski?

(a sinistra Follini nella collezione autunno-inverno 2007, a destra nella collezione primavera-estate)

Il servizio pubblico, come sempre, si adegua.



14 ottobre 2007 - Si-culo
Si-cùlo è il blog di un cinese senza incertezze. Un blog deciso e plìvo di pelìcoli. Si-culo è il blog di Amato a Plàto. Si-cùlo come un lavòlo. Che sia un lavoro di valore in tempi di lavori anormali o di messa in valore dei lavori ormonali. E la via che dall'anormale porta all'ormonale passa per l'orm'anale, la traccia che resta dopo che ti hanno fottuto.
Perché quando devi produrre ogni buco è buono per tentare un'inseminazione. Ed ecco allora le gestazioni spurie.

27.9.07

Prendere Posizione

coming soon
intanto prendo il posto