15.11.07

-31 Emenda/menti

Tragedia nel ragusano: bambina di tre anni muore schiacciata dal televisore (leggi tutto l'articolo).
I fatti ricostruiti grazie al video ripreso col cellulare dal fratellino di undici anni.

Su proposta del MVC - che con la presente chiede l'adesione al MCTF - il governo, il parlamento, i ministri e Amato stanno valutando, al fine di tutelare l'incolumità degli italiani e delle italiane, misure fiscali di sicurezza preventiva.

In particolare "Il Movimento per la Vasectomia Collettiva, in ottemperanza ai principi esposti nel punto 3 del proprio documento di fondazione, chiede alle Istituzioni, al Governo e alle Parti Sociali, visti i recenti fatti di Ragusa, annunciati dai fatti di Empoli (che mostrano, questi ultimi, come la società sia ancora una volta un passo avanti alla politica), e constatato dunque che la televisione può uccidere, di concedere
- alle donne sposate o divorziate con bambini da zero a otto anni;
- alle donne, sposate e non, in età fertile;
- alle donne sposate in età da miracolo;
un bonus fiscale per l'acquisto di televisori al plasma ultrapiatti-ultraleggeri, ritenuti più sicuri dei vecchi modelli a tubo catodico. Si trovino le risorse e si emendi la finanziaria in votazione, o si integri con queste misure il pacchetto-sicurezza.
Il Movimento per la Vasectomia Collettiva chiede inoltre che le coscienze siano sollecitate, mediante la diffusione di spot e Pubblicità Progresso, a sostituire il proprio televisore."

13.11.07

-32 Un'altra storia è possibile

"Ssht, silenzio!"


sempre opera dell'ospite/2 di lazzaro&lazzaro

(se correggono le traduzioni, sarà il caso di ritoccare l'iconografia, no?)

7.11.07

-33 La rubrica letteraria, oggi inconsueta

Ultimamente, si sa, ho cambiato letture. O meglio, la mia antica (?) passione per la fantascienza mi ha nuovamente risucchiato e così mi dedico sempre più spesso alla lettura de Il Giornale, che credo sia edito da Fanucci.
L'ultimo racconto di Marcello D'Orta merita certamente una recensione.
La narrazione straniante ha per lugubre cornice un'Italia percorsa dalla violenza, trascinata nell'anarchia e nel caos, dove la ragione si piega ai fini più delittuosi e la premeditazione del crimine occupa le menti di ogni cittadino. La magica penna di Marcello D'Orta ricrea in pochissime righe un'atmosfera da psico-thriller con risvolti horror che vede al centro della scena un'insegnante. Ella è al contempo ottusa esecutrice della volontà burocratica {"L’antologia adottata («Libri di bordo 2» edito dalla Sei), a pagina 233 suggerisce come esercitazione:" è una frase spropositatamente kafkiana} e malvagia plagiatrice di giovani menti {"sprona dunque l’alunna a elaborare un piano per assassinare un compagno antipatico o un professore noioso (magari un insegnante di religione, un prete o una suora: non è specificata la materia e c’è ampia libertà di scelta tra il corpo docente)" è come leggere Ann Radcliffe posseduta da freddo sadismo}. L'indefinizione di quale sia la scuola e la voluta omissione di un nome per l'insegnante sollecitano nel lettore una generalizzazione psicotica senza pari che si avvolge a spirale con il tema horror-thriller. La conclusione felicemente epistolare {"In una società dominata dalla violenza, ci si mettono pure i vostri insegnanti. Consideri se sia il caso di sopprimere - pardon - sospendere quel professore"} maschera sotto un velo razionalizzante l'angosciante sensazione che Agatha Christie e Arthur Conan Doyle abbiano commesso ogni delitto che narrano e Lucarelli vi stia aspettando dietro il prossimo angolo, sulle scale della metro, nel ripostiglio di casa vostra, con un tampone imbevuto di etere.
Ancora una volta il D'Orta conferma il proprio talento nel far sì che le angosce del racconto si riversino nella vita reale fino a scompaginarla.

{il racconto può essere letto integralmente qui}


5.11.07

-34 Cultura di Paese

Lo ammetto: talvolta sono paranoico, un fanatico dei refusi.
Fatta la dovuta premessa, passiamo al fatto: sabato sera va in onda Luttazzi su La7.

Repubblica.it ci dice:
"Tra i suoi bersagli non manca il Vaticano, al centro di una scenetta ambientata nell'antica Grecia, in un immaginario dialogo tra sofisti:" (etc...)
Corriere.it ci dice:
"Altro bersaglio il Vaticano, al centro di una scenetta ambientata nell'antica Grecia, in un immaginario dialogo tra sofisti:" (etc...)

Si parla del siparietto "Dialoghi Platonici", con Timeo, Gorgia e un paio di altre persone che, tra nuvolette evidentemente paradisiache, cianciano.

Vorremmo dire a questi emeriti non-giornalisti
a. Smettetela di copiare le ANSA pare pare. Apprezziamo lo sforzo titanico che vi ci è voluto per trasformare "altro bersaglio" in "trai suoi bersagli non manca", ma è stato insufficiente e si capisce che avete copiato. Lo sappiamo che non sapete scrivere, ma dovreste provare almeno ad usare il dizionario dei sinonimi e dei contrari di Word. Potrebbe aprirvi un mondo.
b. Se non avete visto lo show non recensitelo. In ogni caso, se anche lo avete visto, accertatevi di averlo capito con un questionario a risposte multiple - con distrattore. Per quelli di voi che necessitano di esempi, eccovi alcuni suggerimenti:
1. Per quelli di voi che da piccoli hanno litigato con la storia, l'antica Grecia non è fatta a nuvolette. Se L'antica Grecia fosse stata fatta a nuvolette la pubblicità della Lavazza la farebbe deCrescenzo, e non Bonolis [approfondimento per quelli di voi la cui materia cerebrale non è sparsa per qualche salotto: il Paradiso non esiste, e ce lo immaginiamo a nuvolette. Siccome non esiste ma è divertente, la pubblicità del caffé-che-ti-rilassa la fa Bonolis. Se il Paradiso esistesse ci sarebbe Ratzinger a fare la pubblicità e nessuno, conseguentemente, sarebbe così folle da comprare il caffé Lavazza.]
2. Per quelli di voi che non hanno una formazione filosofica, Timeo non era un sofista.
3. Per quelli di voi che non hanno voglia di cercare su wikipedia o non sono in grado di digitare "Timeo" su google, Timeo forse non è mai esistito - e comunque al più era un pitagorico.
4. Per quelli di voi che si sono diplomati ieri alle GrandiScuole, Platone ha effettivamente scritto dei dialoghi. E, anche se non si direbbe, il successo commerciale di Platone è più rilevante di quello di Moccia.
5. Per quelli di voi che "a indovinare non sono mai stato bravo", il Timeo è un dialogo platonico.
6. Infine, per quelli di voi che "le deduzioni non sono il mio forte", una scenetta dal titolo "Dialoghi Platonici" in cui Timeo e Gorgia discettano tra loro amabilmente in un set paradisiaco è, ragionevolmente, uno sketch ironico che vede protagoniste le prosopopee (che, secondo il dizionario dei sinonimi di Word, sono le personificazioni, le incarnazioni) di alcuni Dialoghi.

Adesso cercate "ragionevolmente" sul vocabolario. Magari su uno andato in stampa prima del governo Berlusconi. Aggiungetelo al vostro vocabolario e provate a costruire delle semplici frasi in cui sia contenuto l'avverbio "ragionevolmente". E no, non cominciate dal vostro prossimo pezzo sui lavavetri o i rom. Provate con qualcosa di più semplice, con argomenti elementari, con facili inezie e temi banali, tipo Rutelli.