Anche se l'anno ci regala un'estate insolitamente mite, il clima sociale non lo è altrettanto. Scopriamo così che anche quando il contrario di "mite" è "violento", il rimedio resta il ghiacchio: lo mettiamo già sulle ferite di un ragazzo di Palermo, sui lividi di una sedicenne di Pescara e sulle abrasioni di un manipolo di trans romane. Pare si sia rivelato utile anche sulle ustioni di qualche decina di rom. Le donne poi, in casa, lo usano da decenni.
Non è la bizzarra e provocatoria campagna pubblicitaria di una multinazionale dei ghiaccioli in crisi: è quello che sta succedendo.
Aggressioni verbali, intimidazioni, pestaggi. E visto che non ci danno la parola nei dibattiti pubblici, noi rispondiamo con poche immagini eloquenti. Immagini fatte da voi che guardavate immobili due ragazzi gay mentre venivano picchiati a sangue sulla circumvesuviana, mentre vi sentivate offesi dai loro vestiti eccessivi, dalla loro esagerazione.
È paradossale che siate così sensibili all'estetica e così freddi di fronte allo scorrere del sangue.
...temo che sarà un'estate agghiacciante.
Non è la bizzarra e provocatoria campagna pubblicitaria di una multinazionale dei ghiaccioli in crisi: è quello che sta succedendo.
Aggressioni verbali, intimidazioni, pestaggi. E visto che non ci danno la parola nei dibattiti pubblici, noi rispondiamo con poche immagini eloquenti. Immagini fatte da voi che guardavate immobili due ragazzi gay mentre venivano picchiati a sangue sulla circumvesuviana, mentre vi sentivate offesi dai loro vestiti eccessivi, dalla loro esagerazione.
È paradossale che siate così sensibili all'estetica e così freddi di fronte allo scorrere del sangue.
...temo che sarà un'estate agghiacciante.

Poi, tra il fosco e il brusco, ci vai uguale, sfavato perché la piattaforma non ti piace, ci sono le solite travesta appariscenti, non si vedono che culi e mai un cazzo!, che palle le polemiche!, basta le polemiche!, facciamo più polemiche!, fa caldo, il percorso è lungo, è periferico, è centrale, il percorso è breve, il percorso non mi piace, cazzo ma perché non siamo passati davanti ai negozi in centro che iniziavano i saldi?, cosa sono tutti questi cazzi al vento?, mamma mia quante tette, si doveva partire più tardi, facciamo la fiaccolata, qualcuno sa qual è la piattaforma?, la protezione civile dovrebbe essere a Napoli e non al pride, e via discorrendo...

Poi saluti, baci, abbracci, vedi gente di cui non ricordi il nome ma improvvisi: "piazzola di sosta al Km 15 della toscoromagnola", "cesso della biblioteca di agraria", "sottopassaggio della stazione di Milazzo", e giù sorrisi nostalgici (veri o falsi poco importa).


Arrivi in fondo, centomila, duecentomia, tremila secondo una questura, trentamila secondo un´altra, ma intanto piazza VIII agosto era stipata. E di nuovo i discorsi dal palco, ti incazzi, fischi, applaudi, ti emozioni, rabbrividisci, dissenti, assenti, e già che ci sei presenti!

E siccome ancora non è finita poi festeggi. Un party, due party, tre party. I piedi non li senti più (e ciò è bene), gli odori non li senti più (perché hai sudato così tanto che copri il lezzo altrui), e anche Madonna non la senti più (ma solo perché è già antica). La tua endiade mente-corpo è un equilibrio dinamico di conflitti, di contrasti, di pulsioni e repulsioni che ti tirano da una parte e ti spingono dall´altra.

E non ho le manie di protagonismo, e non sono felice perché c´ero: sono felice perché mi ha fatto un casino bene.
Qualcun_ è stato male vedendo le immagini in TV? Aritmie cardiache? Ulcere duodenali e gastriti perforanti? Paresi facciali di bocche sdegnate? Eh sticazzi... eh stigrancazzi... peggio per loro che non sono venuti e hanno atteso che un mezzobusto malizioso glielo raccontasse.
Tiè.