4.8.08

Ballata dell'elettore pentito

La nostra pausa estiva continua con le ultime hit estratte dalla colonna sonora originale di "Beghe di Partito". Stamattina vi proponiamo la portentosa Ballata dell'elettore pentito, confessione tragica di un popolo di orfani.

(sulle note di ma non ho più la mia città)

Venne il giorno che gli dissi
pierrecì tu non mi basti
al governo cos'hai fatto
come hai speso il tesoretto
e volevo ripartire
dal consenso già raccolto
per potere riaprire
quel programma ormai sepolto
chiuso con delle catene
pieno ormai di ragnatele

Mi dicevi da sinistra
senza falce né martello,
col partito comunista
ed un verde ambientalista,
- se Di Pietro avrai votato
la sinistra avrai perduto.
Ma il Caimano era vicino
Il Caimano, il Caimano
era questo sai il mio sogno
di sconfiggere il bisciùn

Non sto più governando
Non sto più criticando
e non ho più il mio pierrecì.
Non è cambiato niente
tutte le notti aspetto
ancora una costituente.

E così votai per Walter
mi fottevo di paura
ripensando al tesoretto
non sia mai del Cavaliere
E così arrivò in quel posto
e da allora son dolori
Ora sei l'ultima spiaggia
ma la fine ti minaccia.
E ogni notte mi consumo
a svegliarmi tra i rimorsi.

Non sto più governando
Non sto più contrattando
e non ho più il mio pierrecì.
Non e' cambiato niente
tutte le notti aspetto
ancora una costituente.
Non sto più governando
Non sto più lavorando
e non ho più il mio pierrecì.

A lavoro va già male
nella busta sempre meno.
Del lavoro mal pagato
si rimedia solo a nero
ma le morti sono bianche
e per terra c'è del sangue
penso ancora alle parole
scritte in alto sul giornale:
cade dalle impalcature, moglie muore a casa sola.

Non sto più governando
e ancora sto lottando
ma non ho più il mio pierrecì.
Non e' cambiato niente
tutte le notti aspetto
ancora una costituente.
Non sto più governando
e ancora sto lottando
ma non ho più il mio pierrecì.

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