27.9.09

-9 Va tutto bene, va tutto molto bene

L'antefatto è che Alemanno ha chiesto a un'associazione di non partecipare alla fiaccolata che si è svolta a Roma venerdì 25, quella "contro ogni razzismo". Il motivo è che la partecipazione di questa chiacchierata associazione avrebbe potuto innescare tafferugli o disordini. Vari esponenti del PD e del mondo GLBT hanno condannato questa presa di posizione di Alemanno, dicendo che chiunque, in uno spirito largamente bipartisan, doveva poter partecipare.

“A seguito delle prese di posizione di esponenti Pd della comunita’ Gblt a favore di Cattolibera relative all’estromissione di quest’ultima dalla fiaccolata contro le intolleranze, e conseguentemente ai contatti avuti con gli stessi nel corso degli ultimi mesi, Cattolibera Italia indice un tavolo propositivo di confronto atto alla formulazione di un documento comune che tracci linee guida per una proposta concreta in merito ai diritti civili di tutti i cittadini senza distinzione di sesso e status sociale, cosi’ come proposto e formulato nel suo programma”. Lo comunica in una nota ufficiale Cattolibera Italia.

”Tale tavolo di confronto – sottolinea l’associazione – e’ una risposta a quanti dei diritti civili si riempiono la bocca senza fare alcunche’ di concreto per affrontare la questione, e al contrario mettono in atto tutta una serie d’iniziative di facciata per mascherare con un velo d’ipocrisia l’atteggiamento intollerante ed indifferente nei confronti delle tematiche per le quali spendono fiumi di parole senza alcun seguito di fatti concreti”.

“Cattolibera Italia – continua la nota -, che ha come fondamento l’azione e la concretezza, invita pertanto al tavolo propositivo di confronto, quanti nella comunita’ Gblt sono scevri da ogni forma d’intolleranza e di sfruttamento della causa dei diritti civili per meri fini elettoralistici e d’interesse personale. Questo – conclude la nota – per mettere definitivamente una pietra tombale sulle parole e sull’incapacita’ di chi si limita a sventolare bandiere, di qualunque colore, senza averne diritto, competenza e soprattutto dignita’ morale ed etica”.

Un comunicato assai simile a questo è in effetti apparso in data 24 settembre su gaynews24. Quella sera si svolge la fiaccolata romana - già adeguatamente commentata qui da fikasicula.
Il giorno dopo, si annuncia l'incontro con Paola Concia:

“Spente le fiaccole, resta la nebbia fumosa dell’ambiguita’ e dell’ipocrisia dei finti tolleranti. Alla luce del sole, invece, la proposta di Cattolibera Italia di un tavolo di confronto propositivo, al quale invitiamo Paola Concia, unico politico che in materia alle chiacchiere ha preferito i fatti”. Lo afferma in una nota Massimo Carletti, di Cattolibera Italia.

In particolare, l’associazione presieduta da Gianluca Iannone invita la relatrice della legge contro gli atti persecutori e contro la discriminazione e la violenza determinate dall’orientamento sessuale o dall’identita’ di genere a partecipare al tavolo che "vedra’ la luce presso Cattolibera mercoledi’ 30 settembre”. Un invito, prosegue Carletti, ”esteso a tutte quelle componenti che attivamente s’impegnano nella lotta per i diritti civili, senza alcuna pregiudiziale di carattere politico ed ideologico”.

”Nel confronto, Cattolibera Italia illustrera’ le sue posizioni, cosi’ come esplicate nel programma ben visibile da tempo sul sito ufficiale dell’associazione. Ci aspettiamo – conclude Carletti – una partecipazione fattiva e propositiva di quanti, nel mondo GLBT stanchi di parole senza seguito e falsa solidarieta’ di facciata, vogliano lanciare un segnale di discontinuita’ con l’inconcludenza della solidarieta’ a gettone”.

Devo fare una premessa importante: non ho capito perché c'è stata una fiaccolata a Roma. O meglio, mi fa molto piacere che a Roma finalmente migliaia di gay siano scesi in piazza contro il razzismo, ma mi manca il nesso con gli episodi di bracconaggio anti-gay. E con ciò non voglio sollevare perplessità sul fatto che l'omofobia sia stata rimossa dai motivi per cui s'è fatta la della fiaccolata. Ovviamente, non voglio sostenere che la scelta simbolica ed estetica della fiaccolata è una scelta vittimista, né voglio dimostrare che la retorica della vittima è connivente con quella del maschio protettore - nei molteplici sensi del termine "protettore".
Invito, invece, a fare un'operazione semiotica di vecchissimo stampo: togliete "Cattolibera" e mettete "Casapound". Perché, care siculotte, i comunicati stampa sono reali, e sono stati diffusi da Casapound.
Ditemi, avevate già riconsiderato tutte le vostre opinioni sui cattolici? E, adesso, non riconsiderate forse quelle sui fascisti?
Sul rapporto tra (neo)fascismo e gay si potrebbero dire molte cose e sollevare molte obiezioni. Ma non rievocherò Svastichella, né domanderò come sia possibile distinguere fascisti buoni e fascisti meno buoni. Potrei dirvi di andare a leggere la pagina di wikipedia dedicata a Casapound, ma non ho intenzione di intavolare una lezione di storia che spieghi cos'è Cinghiamattanza e come i fasci gareggino dandosi cinghiate anziché schiaffi del soldato. E non mi sogno neppure di fare il pelo al senso di coerenza del PD rilevando che è un po' strambo protestare per il regime di censura stampa e andare ai tavoli con quelli che fanno irruzione negli studi di RaiTre perché ce l'hanno con Federica Sciarelli.
Però, guardate piuttosto com'è scritto bene quel comunicato, come sono misurati i toni e condivisibili i contenuti. Vorrei analizzarlo, mentre cambia pelle e passa da vittima estromessa ad additatore d'intolleranza a giudice pacificatore. Quanto ci convince? Sì, basta con le parole!, basta con la solidarietà a gettoni! Vogliamo dei fatti! E se Cattolibera promette fatti, intavoleremo tavoli con Cattolibera. O Federcasalinghe. O Casapound.
Che differenza c'è tra Federcasalinghe e Casapound, se entrambi nel loro programma sostengono di volere difendere i diritti civili di ciascun cittadino e di essere contro ogni discriminazione?
Già, che differenza c'è? Non è forse vero che entrambi richiedono più tempo libero retribuito per le donne lavoratrici di modo che possano stare a casa a badare ai figli? Be', non del tutto. Questa è una proposta che forse la Federcasalinghe non sottoscriverebbe. Il PD però sì.
No, non sto giocando al gioco di fare assomigliare il PD a Casapound, davvero. Ma voglio sinceramente chiedere com'è possibile che Casapound sia un interlocutore così importante per il mondo LGBT e per Paola Concia. Mettiamo che facciamo il tavolo con Casapound, e che Casapound dice che è d'accordo con i matrimoni, la sanità, l'eredità e tutto il resto. Poi il PD si allea con Casapound alle prossime elezioni? Evidentemente no, perché Casapound in termini di voti non conta un cazzo. Poi l'Arcigay stende tappeti rossi ai fascisti? Evidentemente no, perché l'ha già fatto - facendoci anche una grossa figura di merda, perché i tappeti erano sporchi di tutte le sborrate di quelli che sulle foto di modelli in uniformi delle SS si erano fatti un sacco di seghe, ma questa sarebbe una digressione lunghissima e rimando nuovamente al buon Fastidio.
Allora, Paola, in che termini Casapound conta? Cosa ci dobbiamo far perdonare dai fascisti? Che bisogno c'è di saltellare attorno a Casapound? Il punto è che siamo intolleranti, che non tolleriamo i fascisti, e che siccome chiediamo tolleranza ci sembra di essere in contraddizione quando diciamo che con i fascisti noi non ci vogliamo avere niente a che fare. Chiaro che quando dicono le cose che dici tu, e le dicono meglio, ti mettono un po' in difficoltà.
Ohhh! I fascisti dicono che non si devono discriminare i froci? Ohhh....!
Tanto per cominciare, sarebbe interessante uscire da questa fase di stupore inebetito. Dopo quindici anni passati a smentire Berlusconi, uno dovrebbe essere abituato a smentire le chiacchiere di chicchessia. O alla LuridaChecca-Under25Inside(TM) manca un Travaglio che si occupi di fascisti? [La risposta, purtroppo, è che "Sì, manca, e non solo alla LuridaChecca"]
Poi bisognerebbe, differenze alla mano, capire esattamente cos'è che volevamo dire noi. E cosa vorrebbero dire loro. I due comunicati riescono a omettere un particolare cruciale, di quelli riservati ad abili solutori. Casapound non appoggia niente.
Ora, nel linguaggio politico novecentesco i termini andavano misurati con cautela. (Per questo ci sono nei comunicati tutti quei grassetti aggiunti da me). Persino appoggiare una cosa non era proprio lo stesso che condividerla. Ma qui siamo ben oltre: illustrare le proprie posizioni o il proprio programma è ben altra cosa che discuterlo. E ancora, non è forse vero che un tavolo è l'ennesimo momento di discussione e chiacchiericcio? l'ennesima manifestazione di interessamento a gettoni? cos'è che mi dovrebbe convincere del fatto che i fini di Casapound non siano elettoralistici e propagandistici quanto quelli dei vari... gay e lesbiche che non sono scevri da pregiudizi? per quale motivo Casapound vuole discutere le proposte di Paola Concia anziché assumerle e promuoverle? E perché sarebbe meglio parlarne con Iannone anziché con me?
Il passaggio sullo "scevri da intolleranza e sfruttamento della causa" è rivelatore. Riscritto in italiano da fruttivendolo, suona così:
Ehi, io non sono gay, ma ti difendo perché hai ragione. Non come quel gay che dice che è dalla tua parte solo perché è gay. Io non ho interesse a essere gay. Io non faccio carriera perché sono gay. Io sono dove sono perché sono bravo, non perché sono gay. Quindi di me ti puoi fidare.
Se pensate che questo discorso sia sensato, allora scagioniamo subito Wanna Marchi. Se invece siete d'accordo con questo discorso, è bene che facciate i conti con il vostro risentimento. Perché solo il livore più nero può convincervi che gli errori politici dei maggiorenti del mondo gay siano stati dettati esclusivamente dal carrierismo più becero - o, peggio, che solo mantenendo i gay in uno stato di necessità perpetua avrebbero tenuto il loro posto.
Ora scusatemi, ma dovrei un momento alzarmi dalla sedia e andare ad uccidere tutti quei disgraziati che dalla minchiata colossale del disinteresse e delle cose fatte gratuitamente e dei doni politici e degli scambi felici ci hanno portati fino a qui.

Postilla: alcune cose si fanno per amore. Tutto il resto si fa per interesse (più o meno esplicito).
Non a caso la MasterCard ha provato a prendere il posto dell'amore in una famosa serie di spot.
E dubito che i fascisti ci amino. Certamente non amano me.

Poscritto snob: ma per capire di essere dinanzi ad una captatio benevolentiae bisogna aver fatto il classico o basta essere nati e cresciuti in qualsiasi città del Sud di Talia?


6 commenti:

  1. fascisti e integralisti cattolici che vogliono partecipare a manifestazioni per i diritti civili. credevo di averne viste tante di cazzate, e invece ce ne sono sempre di nuove.

    ci sono quelli che camminano con noi, quelli che chiudono le finestre perchè la nostra puzza non disturbi il pranzetto domenicale a base di pastarelle e violenza domestica, e quelli che ci aspettano dietro l'angolo con le catene per farci la festa.
    questo non cambierà mai.

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  2. Davvero strani certi comportamenti e scelte di partiti e associazioni che vorrebbero rappresentarci.Probabilmente tutto è questione di obiettivi: i loro sono diversi dai nostri e perciò non farebbe strano l'alleanza con chi, nei fatti, ci relegherebbe in nuovi ghetti da re-inventare. A noi, gente comune, sta a cuore solo il giusto riconoscimento dei nostri diritti, così come la nostra dignità di persone esige.Proprio per la consapevolezza della nostra dignità non possiamo svenderci per un interesse di parte.

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  3. @ Oscar: Be', no, spero che un po' cambi, eccheccazzo. Che cambi almeno nelle quantità, numericamente. Sennò...

    @ Los3novios: ma quelli in foto siete voi? :-o
    Vada anche, al limite, l'interesse identitario. Ma pensavo di avere un'idea approssimativa degli obiettivi delle varie Concia e Alicata. Evidentemente mi sbagliavo. Però se due lesbiche si mettono a ceccia con i fasci, è o non è il caso di preoccuparsi e far loro sapere che le vogliamo destituire dell'incarico - peraltro illegittimo, perché solo il PD le ha investite - di rappresentare tutti i gay e le lesbiche? (o giù di lì)

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  4. i 3 novios sono un pò le loro foto, e un pò no. questo ci consente di immaginarceli un pò come ci pare :-)

    si, i numeri cambieranno se sapremo diffondere una cultura della diversità, ne sono certo. ma un gruppo che si definisce fascista non può legittimamente rappresentare questa cultura, ne potrà mai.
    è vero che le varie concia e alicata non rappresentano altro che una parte, ma questo è il limite della nostra situazione: non abbiamo rappresentanti unitari. per questo io credo che il vero cambiamento nel riconoscimento dei diritti degli omosessuali possa essere generato solo dal moto spontaneo dei cittadini, omosessuali e non, ai quali si possono accodare le associazione e i vari partiti.
    non so se siamo maturi per questo, ma spero lo saremo presto!

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  5. perchè dobbiamo aspettare un Travaglio (discepolo di Montanelli, uno che i froci gli favano schifo e sarebbe inorridito ad averli come vicini di casa - intervista di qualche anno fa su Rai3) per scoprire le nefandezze dei fasci? Non possiamo andarcele a cercare noi? Abbiamo bisogno del banditore di piazza? In questo caso preferirei Wanna Marchi, ha più verve!
    Non deleghiamo, nè a Travaglio, nè a giornalisti piagnoni che censurano i massacri nei CIE e poi invocano la libertà di informarci sui pompini di Berluska!

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  6. Uhmmm... ano', il senso era questo, più o meno.
    Temo però che la frocia media non sia incline alla ricerca. Indi ragion per cui, bisogna trovare un altro modo - se abbiamo intenzione di smuoverla, sennò niente.

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