5.8.09

-13 La chiave/5 (su ninni, dite che non ve l'aspettavate)

Lo so, è tardi. Mi aspettavate per ora di pranzo.
Ma ho il cervello completamente occupato da una visione mistica che ha spalancato nuovi orizzonti della teoria queer. Ieri un raro mix di cazzeggio, ignoranza e fatalità ha generato una chiave di ricerca che ha assorbito le mie riflessioni al punto che non riuscivo manco a leggere sulla tazza del cesso {avete mai notato come ci si concentra bene sulla tazza del cesso? Io certe volte mi faccio le mattinate lì, chiappe al vento e senza manco poi fare un donwload, solo a leggere, fino almeno a finire il capitolo; e sottolineo anche}.
Siamo alla produzione inconsapevole di teorie di resistenza sessuale che hanno dell'incredibile.

EVERYONE NOW IS DILDO

Ora, io cinque anni fa su un ex blog avevo lasciato come ricordo conclusivo il mitico "Everyone knows it's dildo". Che, in effetti, è ancora . Ma... adesso basta con il potere fallico del porco maschio sciovinista! Basta con la fallocrazia e il fallocentrismo! Tutti adesso sono dildo! Uomini, donne, peni, braccia, dita, piedi, teste, non importa: tutto può essere infilato in qualche orifizio di piacere, tutti sono dildo. Fassino, mingherlino, per beginners e Bondi, più pingue, per utenti advanced.
Ferrara per Capezzone
(via, questa non è neanche tanto sottile; prendetevi il vostro tempo e ridetene con calma).

Uh, a proposito di Ferrara - d'ora in avanti abbreviato in FE, visto che fa provincia - la frase di ieri era sua. Era riferita, ovviamente, trattandosi di FE, alla RU486, ma poteva benissimo trattarsi di $ilvio. Vi risparmio una tediosa parentesi su quanto può essere interessante notare come sia ambiguo e versatile il linguaggio di certi ex (e non a caso ex-) comunisti.

Ma veniamo a noi. Orbene, se avete letto i post di Maria Marchese che ho linkato ieri, dovreste sapere com'è che stanno le cose su 'sti benedetti FAS. Mentre Narciso ipotizza un cortometraggio porno che li abbia a tema (non per fare politica col porno, come insegna PompiMara Carfagna, ma per fare, assai più sensatamente, del porno con la politica), Tina si sta sforzando di mettere d'accordo quell'alto consesso di personalità perché producano una replica efficace per Io, elegante per Bree e la dama inglese, diretta per il maschio del profondo sud, chiara per la nerboruta massaia sicula e incisiva per Me medesima. In realtà, se riuscissimo a farci anche del porno avremmo finalmente Vacca Tina, ma il rischio è quello, invece, di trovarsi solo con una misera vaccatina. Così, nell'attesa di tempi migliori e più creativi per dar vita a questa sintesi estrema, ci accontenteremo di elaborare la domanda la cui risposta è "Vendere la Toscana ai tedeschi".
Siccome le cose non capitano per caso, lo spunto ce lo danno ancora una volta da noisefromamerika, stavolta però qui. Il Bisin (cioè l'autore del post linkato che non avete letto), infatti chiede provocatoriamente "Chi l'ha detto che bisogna nascere-vivere-morire dove sono nati-vissuti-morti i nostri antenati?". Chiaro, ci si può sforzare di rispondere con dovizia d'argomentazioni, ma s'è detto che questo terreno pedante e noioso ce lo vogliamo lasciare alle spalle {scusate, non sto usando un pluralia majetatis, è proprio che c'è un casino di gente qua dentro}. In radicale alternativa, possiamo portare alle estreme conseguenze quanto implicato da una simile domanda - provocazione per provocazione...
Già, appartieni al posto in cui sei nato? Mah, mica è detto. E il posto in cui sei nato, appartiene per caso a qualcosa? Cioè, alla fine è solo una congerie di accidenti storici a disegnare quelle cose volgari che sono i confini nazionali, quindi se tutti sono liberi di migrare non si capisce, francamente, perché debbano esistere dei confini nazionali. I confini nazionali sono roba vecchia, antichi. Io ad esempio li userei solo per confinare popolazioni incapaci di autogoverno democratico, tipo i fan di Gigi D'Alessio.
Poi, dico, va bene, gli stati un po' ci servono, ma chi l'ha detto che devono essere stati nazionali? Dico, avete visto com'è finita in Jugoslavia 'sta cosa degli stati nazionali? Sciò, via, raus stati nazionali. Di più! Ognuno dev'essere libero di scegliersi lo stato che preferisce, e se la maggioranza della popolazione in una certo posto vuole cambiare stato dev'essere, perché no?, libera di farlo. Diamine, ci sono comuni veneti che migrano armi e bagagli in Trentino e in Friuli, e quei poveri cristi di Mussomeli non possono migrare in Liechtenstein? Ma cose dell'altro mondo...!
Indi ragion per cui, s'ha da vendere la Toscana alla Germania.
L'Italia si libererebbe in un sol colpo di metà dei comunisti, con gran sollievo di $ilvio.
I tedeschi, che hanno già colonizzato larga parte del Chianti, risparmierebbero un ballino di danari per andare in vacanza. Fra l'altro sono sempre qui, continuano a venire, ci amano, tu dici "Firenze" e quelli non capiscono più niente. Inoltre la scena underground di Berlino è molto meglio di quella di qualsiasi capitale europea, e le froce toscane, con qualche eccezione, sono per lo più bear nutrite a cinta e sarciccia che - non so - shampiste post-punk londinesi. E il Bear a Bearlino va un sacco.
Non dimentichiamo che miglioreremmo salari e sussidi di disoccupazione. Finirebbe la speculazione sugli affitti. E, insomma, se questi hanno ricostruito Dresda e Francoforte e Magonza dopo che erano state cancellate dalle cartine geografiche, riesumandole dagli atlanti storici, volete che una sistemata ai borghi della Val di Cecina non la daranno? Dico, ma v'immaginate Riparbella dopo che ci avranno messo le mani i crucchi?
Poi nei primi tempi apriamo le porte a tutti quelli che vogliono venire qui, facciamo l'isola linguistica per almeno una generazione, lasciamo sfogare le pulsioni dialettali di tutto lo Stivale (con gran fiorire di letteratura, come sempre accade nei momenti di transizione linguistica), ci liberiamo di Sinistra e Libertà e di Rifondazione e ci prendiamo DieLinke, sostituiamo il PD con l'SPD e comunque Angela Merkel ha un marito molto più simpatico di Veronica Lario (o di Noemi Letizia, o di chi cazzo è in questo momento la First Lady).

Ah, sì, la domanda ovviamente era "v'immaginate Riparbella dopo che ci avranno messo le mani i crucchi". E penso a quei fortunelli di non so quale paesotto aquilano sballottato dal terremoto e che sarà ricostruito, appunto, dai Crucchi...

così è deciso, l'udienza è tolta

7 commenti:

  1. bene
    vendigli i terremotati ai crucchi
    oppure i comunisti, direttamente. Con espatrio immediato e confino in landa teutonica

    e festa fatta
    M.D.T.T.
    [Movimento per la Decrucchizzazione della Terra Tosca]

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  2. Ma perché devo andarmene io in Cruccolandia quando può essere la Cruccolandia a venire a me?
    Io, francamente, non vedo il problema.

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  3. io dico, affittiamo il governo del paese alla svezia, chiediamo la cittadinanza americana, diamo in gestione la pubblica amministrazione alla germania e subaffittiamo la giustizia all'olanda.

    perchè come disse un toscano, chi vende non è più suo!

    poi magari ce ne andiamo tutti in spagna.

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  4. concordo.
    (con oscare, savasan)

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  5. Io intanto vado a noleggiarmi il culo alla barceloneta...chi mi ama mi segua! buone vacanze si-culo! p.s. quando le fai?

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  6. è già da un po' che medito di trasferirmi a bearlino; però in effetti non sarebbe male se bearlino si trasferisse qua, con knut, l'underground, la birra a un euro, i kebabbari migliori del mondo, le piste ciclabili, i centri sociali, i mercatini della domenica ecc. ecc. ecc.
    Forse a quel punto anche cenaia diventerebbe quasi vivibile...

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  7. La ringrazio per Blog intiresny

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