21.8.09

Alcune semplici proposte su ciò che culturalmente ci appartiene e ciò che ci è culturalmente distante

Innanzi tutto, caro sindaco di Varallo, penso che vadano multati salatissimamente i tedeschi che pensano di approcciare le nostre lande con addosso dei sandali. Non per i sandali, ma per i calzettoni di spugna nei quali infilano i piedi prima di mettersi i sandali.
Non si possono vedere. E non sono igienici. E poi i miei bambini pensano che quelli lì ci abbiano la psoriasi ai piedi. Cioè, non è che siccome i crucchi ci ricolmano di vaini noi si dev'essere per forza sempre tolleranti e rispettosi. S'è mai visto un italiano - un ligure, un varesotto, un tuderte(*) - calzare il sandalo col calzettone? No, perché la cosa non è "propria della nostra civiltà".
Poi volevo sapere: ma se un prete cade in piscina lo multiamo o no?
E inoltre direi anche che, per favorire l'integrazione e far sì che chi è nostro ospite condivida i nostri costumi, la prossima volta il G8 lo facciamo a Villa Certosa. Coca&pupe&tutto il resto che è proprio della nostra civiltà.

(*) Abitante di Todi. Perché in questo blog si fa sempre almeno un po' di nozionismo da Chi vuol esser milionario. Quindi, per completezza, aggiungerei tra gli umbri i noti eugubini di Gubbio e i meno ribaditi tifernati di Città di Castello.

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